Pastificio Fabianelli ha reinterpretato il formato della tradizione più amato al mondo per esaltare il gusto ricco della pasta. Lo Spaghetto Reale è una variante più grossa e corposa dei classici spaghetti, che trattiene il condimento e appaga i palati più esigenti in fatto di spessore. Da una speciale miscela di semola di grano duro 100% italiano, lavorata secondo l’antica arte dei Maestri Pastai, nasce un formato dal generoso diametro e dalla consistenza corposa che racchiude il sapore genuino e fragrante della pasta fatta secondo tradizione. Le materie prime di altissima qualità, la trafilatura al bronzo e l’essiccatura lenta rendono lo Spaghetto Reale un prodotto unico nel suo genere in grado di esaltare ogni condimento, dal più semplice al più complesso. Lo Spaghetto Reale appaga tutti i sensi; cattura la vista, grazie ad una superficie porosa che trattiene il condimento, e appaga il gusto con una consistenza appetitosa. Una nuova esperienza di piacere da ripetere ogni giorno grazie alla versatilità del formato che consente infiniti abbinamenti: dai sughi tradizionali a quelli più creativi. Lo Spaghetto Reale è sempre perfetto, in ogni occasione!
Tritate i pistacchi a coltello e tenete da parte.Tritate la cipolla bianca e il sedano e fate soffriggere in un filo d’olio, unite i pistacchi e i datterini e fate cuocere finchè la salsa si sarà rappresa. Regolate di sale e spegnete. A parte, in un altro tegame, fate stufare la cipolla rossa a rondelle con la polpa di zucca ridotta in cubetti. Portate a cottura, salate, insaporite con pepe nero macinato e spegnete. In una pentola capiente, portate a ebollizione l’acqua, salate e fate cuocere gli spaghetti.
Intanto riducete in crema la zucca: riportatela sul fuoco, unendo un po’di acqua di cottura per renderla vellutata, unite una parte del ragù di pistacchi, amalgamate e unite gli spaghetti ancora al dente. Unite qualche cucchiaio d’acqua di cottura, legate bene la salsa e servite caldi con una generosa spolverata di pecorino stagionato.
Si ringrazia Manuela del blog Con le mani in pasta »